-AMORE o EMPATIA-

(Capire gli altri per gestire al meglio la propria vita sociale)

Purtroppo la vita non è proprio come nei film e per questo l'amore non è che sia quella soluzione universale tanto sponsorizzata nei rapporti sociali, ma vivendo noi nella pragmatica realta', possiamo lo stesso risolvere molte cose di ordine sociale tramite l'uso dell'empatia, che ci porta a capire gli altri e dunque trovare un'accordo con essi o punti in comune per creare una simpatia reciproca o una discreta amicizia per aiutarsi reciprocamente o venirsi incontro per risolvere una difficoltà, dunque le relazioni con gli altri più che sull'amore sono basati sull'empatia, che può essere ottimizzata semplicemente usando una gestione razionale della stessa, che forse non sarà quella magia da film di Hollywood che vede l'amore risolvere tuttoc, ma sarà comunque in grado di facilitare molto le relazioni di varia natura con gli altri.
Certo vista l'influenza dell'industria dell'intrattenimento sul nostro modo di pensare, non sono poche quelli che credono che basti l'amore incondizionato per avere la magica soluzione definitiva valida per tutti i conflitti, ma invece c'è da dire che se davvero fossimo capaci "solamente" di amare, ciò potrebbe anche essere una complicazione o risultare pericoloso in caso di contrasto con gli altri, perchè il non difendersi in alcuni tipi di occasioni negative potrebbe portarci a finire davvero molto male, visto che i risultati e positivi e duraturi si possono ottenere solo se agiamo e reagiamo a seconda di ciò che serve per migliorare la situazione in cui ci troviamo... e di certo non sarà l'idealismo dell'amore a risolverebbe ogni tipo di problema, ma anzi questo potrebbe rilevarsi come l'origine del problema stesso o ciò che impedisce la sua risoluzione, per cui occorre essere capaci di imbastire più strategie relazionali per trovare quella che si abbina meglio alla persona con cui interagiamo e per riuscire ad ottenere dei buoni risultati, la cosa più efficace è usare una logica che sia quanto più simile simile a quella proposta dal metodo scientifico, in quanto è questa la vera  mentalità con una base universale che è possibile applicare a tutto quello che è reale.

Se cerchiamo e ci impegnamo possiamo trovare le corrispendenze giuste ed entrare in sintonia con questa "chiave" di interpretazione universale, chiamata Scienza e che per sua stessa natura risulta valida in più campi, per cui basterà un minimo di sforzo per trovare degli schemi che risultino abbastanza efficenti e risolutivi in ogni tipo di situazione, dunque sulla base di ciò si può affermare che non sia l'amore la soluzione universale per relazionarsi con gli altri, ma l'affidarsi ad un'empatia che sia gestita in modo razionale, facilitando la comunicazione & comprensione reciproca con il prossimo, perchè sia noi che gli altri spesso durante le fasi di socializzazione spesso ci comportiamo come uno specchio che riflette le altrui emozioni e così assorbiamo e in parte l'idea che si è fatta di noi chi ci sta davanti e che in un rapporto (più o meno) alla pari verrà contraccambiata, sviluppando un'umore negativo o positivo a seconda del tipo di rapporto che si è instaurato.

L'empatia viene generata da quelli che sono chiamati neuroni "specchio" la cui funzione è quella di emulare in se le emozioni delle persone che frequentiamo, così da capire cosa pensano ed in questo modo instaurare un rapporto personale tra le due, dunque questa parte della mente presente in ogni singolo individuo permette di percepire una sensazione di immedesimazione nelle emozioni altrui, quasi come se esse fossero le nostre, ma se non si è soggetti passivi o suggestionabili il vero scopo di tale condizione mentale permette di comprendere lo stato mentale di chiunque ci troviamo di fronte, superando le barriere socio-psicologiche dettate da formalismi & convenzioni che sono ciò che separano le persone dalla reciproca comprensione ed avere una condivisione mentale che non sarà amore però è qualcosa che più dura nel tempo e maggiormente ci porta a volere bene alla persona interessata da tale dinamica.

Tutto ciò accade perchè in tali processi psicologici sono coinvolti direttamente questi neuroni specchio, la cui funzione è proprio quella di creare dentro la nostra mente una serie di dati riguardanti i tratti emotivi e abitudinari delle persone con cui trascorriamo maggiormente il nostro tempo, in modo da creare un vero e proprio database formato dai dati assorbiti spontaneamente da questo tipo di neuroni, che acquisiscono quante più conoscenze possibili da ogni persona che frequentiamo, così da usare questo imprintig in questione per avere un miglior rapporto e dialogo con la persona che stiamo memorizzando in noi, per riprodurre una copia mentale in scala del comportamento delle persone più importanti o frequenti nella nostra vita quotidiana.

Ciò avviene per rendere più facile prevedere pensieri, azioni e reazioni delle nostre compagnie, in modo da poter anticipare o impostare il loro comportamento, semplicemente perchè simulando il loro pensiero e integrando la loro mentalità, sapremo prima qual'è la dinamica personale di azione e reazione di chiunque conosciamo da abbastanza tempo, perciò questa funzione di emulazione degli altri serve proprio a rendere i rapporti migliori tra le varie persone che si frequentano tra di loro.

La cosa negativa di questa forma di emotività è che i neuroni specchio che si sono formati con tali informazioni, sono destinati a morire quando non frequenteremo più quella persona, portandoci una sensazione di tristezza e rammarico per la sua perdità... un'avvillimento psicologico che può causare anche depressione, perchè in fondo si tratta di una vera e propria porzione di cervello che va a morire per via dell'assenza prolungata di colui o colei a cui era stato destinato quello spazio della nostra memoria e che dunque non essendo più usato come prima va ad atrofizzarsi sempre di più.

MORALE DELLA FAVOLA (anticonformista) L'AMORE NON PUO' TUTTO... MA UNA BUONA EMPATIA ASSOCIATA AD UNA DISCRETA RAZIONALITA' PUO' MOLTO!


AUTORE: Roberto Ferrucci

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