-IL PARADOSSO DI NIETZSCHE-

(L'IMMENSO POTERE GENERATO DALLA LOGICA)

Siamo nati per cercare e realizzare il meglio della vita in modo da godere dei suoi frutti positivi, dunque come è osservabile, anche in ogni altro animale, abbiamo tutti nella nostra mente un metodo d'indagine "innato" che si chiama logica, fatta proprio per ottenere il meglio da tutto ciò che circonda e questo fatto inconfutabile (sempre dimostrato da oggettive sperimentazioni scientifiche) è il principale motivo per cui chi è contro la razionalità non può far altro che impazzire (vedi Nietzsche), anche perchè la realtà e le sue leggi si basano su una Scienza esatta come la matematica per cui chi prova a combattere contro la realtà può solo perdere, mentre invece chi usa la logica può imparare e sfruttare le regole della realtà per realizzare i propri sogni e desideri, in quanto sapere è potere quando lo si persegue con il massimo impegno psico-fisico e la determinazione di chi ha acquisito la consapevolezza dell'essere nel giusto e nel vero, sviluppando in se la grande forza di volontà tipica di chi può dimostrare a se stesso ed agli altri ciò che afferma.

Motivi per cui l'essere a prescindere contro la razionalità genera spesso un paradosso simile a quello vissuto da Nietzsche e che rende comprensibili le cause della sua prevedibile pazzia, in quanto egli negando l'utilità della razionalità poteva solo incorrere in conseguenze e situazioni negative, visto che questa sua auto indotta cecità mentale gli impedi di comprendere che proprio la logica era l'unica cosa che lo poteva avvicinare al tanto agognato potere del suo amato super-uomo e che questo fu anche il motivo per cui le sue affermazioni non trovarono quasi mai una corrispondenza materiale o fisica che dir si voglia, rendendo oggettivamente inconcludenti le sue compulsive ricerche e questa inconcludenza delle sue idee e riflessioni lo sconvolse molto psicologicamente in quanto le sue convinzioni crollavano ogni qual volta provava a metterle in pratica ed il non essere riuscito a realizzare quello che cercava con tanta ossessione, lo fece impazzire, visto che ne aveva fatto il suo scopo di vita, per cui mori senza rendersi conto che avrebbe scovato quello che cercava proprio tra le cose che negava e odiava di più, come la razionalità da lui tanto criticata con le sue vuote polemiche tipiche di soffre di egocentrismo e depressione bipolare, purtroppo questa è una malattia psichica che contraddistingue molti dei suoi seguaci che credono nei folli metodi ideati da una persona altamente instabile e volubile, che nella sua vita disse "tutto ed il contrario di tutto" e questa sua mentalità priva di riferimenti oggettivi lo portò a sviluppare un'eccessiva paranoia che lo spinse a combattere contro i "fantasmi" presenti solo nella sua mente, consumando così inutilmente la sua vita, che visse in gran parte in compagnia della sua malattia, la quale nascena da un tipo di mentalità che nulla hanno a che vedere con il concetto idealistico del combattere i "mulini a vento" rappresentata dalla novella di Don Chisciotte, perchè c'è un enorme differenza di forma e di sostanza tra chi combatte contro le ingiustizie in nome di un progresso delle condizioni di vita e chi invece crede nella legge del più forte che porta solo conseguenze negative per se stessi e gli altri.
Potendo fare un riassunto generale della vita di ognuno si sa che molto difficile trovare una persona che abbia sbagliato completamente ogni sua riflessione durante la sua vita ed infatti tra i concetti validi che ispiravono Nietzsche vi è certamente il Nichilismo inteso come scetticismo, che non è da disprezzare in quanto "il non credere" apre la strada all'acquisizione del "sapere", anche se esso era una cosa sottovalutata da Nietzche, visto che la sua metodica sembra più basata sullo sparare a caso nel mucchio, giusto per azzeccare qualche tiro, infatti leggendo le sue opere si denota come egli formulò migliaia di teorie e considerazioni, ma esse molto spesso risultavano contraddittorie tra di loro, perciò si può affermare che il suo modo d'indagine non fosse diverso dai quei trucchetti mentali usati dai maghi e veggenti, che dicendo di tutto alla fine qualcosa di vero indovinano per forza, il problema di questo metodo è che le poche cose giuste che ne uscono sono a loro volta circondate e soffocate dalle molte altre false, dette a caso solo per avere più probabilità di indovinare.
Del resto tale atteggiamento è un classico di chi si dichiara favorevole all'irrazionalità e difficilmente può essere altrimenti, visto che chi è contro la razionalità non riconosce neppure la validità del "Meccanicismo", cioè il rapporto causa-effetto su cui si basa la logica matematica e dunque chi ragiona senza cognizione di causa non può avere consapevolezza di ciò che afferma, per questo la maggior parte di coloro che si ritrovano con questo tipo di posizioni, spesso odiano anche la realtà, perchè se non si è in grado di elaborare le dinamiche tra azione e reazione, non si sa nemmeno come usarle a proprio vantaggio e perciò essi valutano negativamente la realtà e fuggono da essa per rinchiudersi nelle illusioni dello spiritualismo e della sua assurda metafisica, che finisce sempre con lo smentirsi da sola ogni qual volta si va a guardare cosa c'è dietro le sue apparenze, generate dai vecchi trucchetti mentali usati dagli illusionisti e mentalisti di sorta.

AUTORE: Roberto Ferrucci

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