-LA FONTE DEL SAPERE-

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La fonte "innata" del nostro sapere interiore e' il frutto della sperimentazione astratta... ovvero provare mentalmente tutte le combinazioni possibili e plausibili del tema in oggetto (una specie di tesi, antitesi e sintesi di Hegel) fino a quando non si trova l'opzione che dia il risultato funzionale o estetico voluto, ma oltre al metodo deduttivo occorre anche possedere le "basi" (conoscenza empirica delle variabili) su cui applicarlo e piu' di ogni altra cosa avere una sviluppata "immaginazione visiva" che permetta di percepire i propri e altrui pensieri come se fossero immagini reali con una loro sostanza e vita, cosi da creare un'animazione virtuale celebrale e manipolabile dallo sviluppo dei nostri ragionamenti, questo schema consente di generare una serie di "illuminazioni" (calcoli percettivi) che se condotti in maniera obbiettiva e razionale, mostrano le varie fasi in cui si suddividono le interazioni tra causa ed effetto, svelando le leggi primarie che "muovono" la realta' circostante e noi stessi, dunque il risultato di questa metodica sara' la conseguente possibilita' di elaborare ed applicare un'eventuale dinamica (catena di azioni e reazioni) utile ad ottenere il risultato voluto, ma la qualita' di tale prodotto sara' sempre soggetta alle relative abilta' individuali di chi lo usa, che comunque possono evolvere in quanto si tratta di un sistema di auto-apprendimento e percio' maggiormente verra' usato e piu' esso diverra' fluido, spontaneo e completo, perche' come affermavono i primi  illuministi evoluzionisti: l'uso crea o sviluppa "l'organo", mentre al contrario il mancato esercizio lo atrofizza (Lamarckismo).

Scritto da Roberto Ferrucci

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