-I MIEI RACCONTI NARRATIVI-

SO CHE QUESTI MIEI RACCONTI NON HANNO CERTO UN TRATTO O LO STILE "SCIENTISTA", MA SONO PIU' UNA RICERCA ESTETICA E SENSORIALE DELLA REALTA' E DUNQUE UNA "SUBLIMAZIONE" DELLA STESSA

 

Prefazione del racconto "Il Bello" di Poggibonsi:

La storia in questione narra lo svolgersi della festa patronale della antica città di Poggibonsi, usando le meraviglie culturali e naturali presenti nel territorio locale a pretesto per esaltare l'immaginazione visiva e sensoriale del lettore, tramite un percorso narrativo in cui lo scrittore ci accompagna lungo un cammino fisicamente e mentalmente ascendente, attraversando quel magico sentiero interiore che ci porta ad essere in sintonia con l'ambiente naturale circostante, lasciando che chi legge venga pervaso dalla raggiante armonia scaturita da quello spontaneo stato d'animo proveniente dal piacere di gustare pienamente i momenti più belli, generando una meravigliosa euforia che ci travolge durante le varie tappe del sentiero, che ha come sua meta la sublimazione dei sensi, stimolata da quell'onda percettiva che viene indotta dalla descrizione delle affascinanti geometrie che formano la bellezza estetica di quel luogo incantato in cui si svolge la festa e che si presenta con una ricca natura primaverile, costellata da affascinanti costruzioni medievali immerse nelle verdeggianti colline circostanti.

Un racconto che presenta una creativa evoluzione della storia, tale da appagare le papille gustative della psiche emotiva, in quanto viene narrato secondo una scrittura improntata ad una dettagliata ricerca estetica del linguaggio e della forma, ma con l'intento primario di stimolare i ricordi (presenti in ognuno) di quelle piacevoli sensazioni provate in quei sublimi momenti dedicati alla spassionata e rilassante ricerca di un'ambiente variegato da splendidi colori sgargianti e vivaci profumi fluttuanti, provenienti da quello sfondo verde smeraldo   generato dalle belle colline toscane, le cui sagome ad arco riflettono i raggi del sole sulle campagne circostanti, illuminandole con luci dai raggi iridescenti.

In sintesi la forma stilistica dello scrittore e' evidentemente ispirata alla linea tracciata dallo stile del "maestro" putativo Hermann Hesse (influenza dichiarata dall'autore stesso).

SITI CHE HANNO PUBBLICATO IL RACCONTO:

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IL RACCONTO DEGLI ALBERI... la "VOCE" della Natura (L'ultima speranza contro l'abbattimento del verde)

NON CAPISCO... PERCHE' VOLETE ABBATTERMI...?  e non sapendo, vi chiedo scusa, se ho in qualche modo sbagliato senza rendermene conto... spero che mi perdoniate, ma volevo solo vivere... in vostra compagnia, sperando che la mia presenza vi potesse essere di aiuto.

E' stato per questo motivo, che io e gli altri cedri del Libano di Poggibonsi, abbiamo cercato di proteggervi dai "capricci" del tempo, come durante le estati roventi... di cui forse ricordate quei bei momenti trascorsi insieme, dove vi mettevate a sedere sul vicino muretto di mattoni rosa, per godere della mia ombra... ed e' stato un bel momento che ha lasciato una "traccia" profonda nelle nostre vite... quando eravate bambini e le vostre mamme con il passeggino vi portavano da me per ripararvi dai forti raggi del sole estivo e farvi addormentare cullati dalla dolce ninna nanna del canto degli uccellini posati sui miei verdi rami, poi con il tempo siete cresciuti... ed in quegli anni di transizione della vostra adolescenza mi divertivo a vedervi correre tutti frettolosi verso la stazione, per non arrivare in ritardo a scuola e poi da adulti verso il posto di lavoro, ma purtroppo ci divertivamo  meno durante quei lunghi inverni quando c'era un brutto tempaccio, che sembrava non voler mai finire, ma in cui facevo del mio meglio per proteggere con il mio largo tronco la gente che si metteva dietro di me, per evitare che il brivido del gelido vento del nord, vi congelasse le ossa.

Se ci pensate un po su... siamo sempre stati assieme e "vicini"... perche' e' da quando siete nati che i rumori ed i colori della vostra vita, passano anche attraverso di me, percependoli grazie ad i miei sensi come il flusso di un'intenso fiume di pensieri e parole, circondato dalle sorridenti parentesi di qualche bella e allegra risata, ma sopratutto amo sentire il solletico del leggero venticello creato dai vostri respiri... la bella sensazione poter respirare insieme a voi, come se fossimo una sola persona... tutte queste belle cose  fanno parte della nostra storia comune... un meravigioso periodo in cui giorno dopo giorno, vi ho visto crescere... e trasformarvi da bambini giocorelloni in forti adulti, perchè si sa che il tempo passa veloce quando si sta bene... infatti senza accorgersene sono passati tanti anni di una piacevole e felice convivenza in cui ci siamo sempre comportati da bravi amici e come tali abbiamo condiviso l'aria in un respiro comune, uno scambio alla pari utile ad entrambi, che ha creato fra noi un'armoniosa simbiosi dove ci scambiavamo cio' di cui entrambi avevamo piu' bisogno... a me serviva la vostra aria consumata (anidride carbonica) che poi vi restituivo trasformata in aria nuova e pulita (ossigeno), essenziale per farvi sopravvivere e stare bene di salute, un lavoro che sempre fatto volentieri perche' mentre depuro le tossine  con la speranza che l'alito della vostra vita mi tenga compagnia il piu' lungo possibile.

Mi dispiace moltissimo anche per gli altri amici alberi qui accanto a me... perche' anche se non lo sapete loro sono i miei "fratellini"... infatti tanto tempo fa, quando eravamo ancora piccoli, ci trovavamo tutti li, in quello che per noi era una specie di culla, un posto chiamato vivaio, in cui dei bravi giardinieri avevano piantato i semi della nostra mamma, poi un bel giorno vennero a vederci quelli che probabilmente erano dei vostri parenti (o loro amici) e appena ci videro gli piacemmo cosi tanto che subito ci presero e portarono qui nel vostro paese dove ci piantarono curandoci con tanto impegno per farci crescere belli e alti... visto che i vostri bisnonni gia' sapevano che saremmo diventati molto grandi e con una larga e maestosa "chioma", fu per questo che ci piantarono in un luogo simbolico e frequentato da tutti, come la piazza principale del paese davanti alla stazione (Piazza Mazzini), cosi' da lasciare ai nipoti un ricordo del loro passaggio in questo mondo e del loro impegno nel riportare la vita la dove le bombe e l'ultima guerra (2a mondiale) avevano portato solo morte e devastazione... essi ci hanno lasciato un segno della loro speranza, cioe' il sogno che un giorno la citta' diventasse bella e forte, come quegli alberi particolari, chiamati cedri del Libano, che avevano scelto per noi, uno sforzo fatto in quanto il loro desiderio era lasciare qualcosa di speciale, che aiutasse a non dimenticare e potesse essere visibile per sempre... ma allo stesso tempo volevano lasciare un'eredita' che contribuisse al benessere di tutte le future generazioni... certo in una maniera molto semplice ma efficace, come si faceva prima, ovvero piantare degli alberi per mitigare le avversita' climatiche, infatti pensavano che avremmo usato il "corpo" di questi giganti buoni come una protezione per evitare il fastidio derivato dal troppo caldo e dal troppo freddo, uno scudo capace di rifrangere entrambi ed evitare che vadano scontrarsi con le persone bisognose di riparo dai venti glaciali o conforto dall'eccessivo calore solare.

Ma adesso tutto cio' che di bello c'e' stato tra di noi e abbiamo vissuto durante i tanti anni vissuti insieme, verra' tagliato ed incenirito dalle fiamme dell'ignoranza... che ci impone la moda di "cambiare tanto per cambiare", la quale e' stata creata in modo "artificioso e forzato" solo per dare l'illusione di un miglioramento che in realta' non e' tale, ma serve solo per dare soldi e fare favori ad amici o parenti del potente di turno, purtroppo si tratta dell'ennesima ipocrisia, ovvero il classico giochetto italiano della truffa travestita da bel gesto, in cui bisogna invertarsi un lavoro non necessario solo per spartirsi la torta, approfittandosi dei soldi della povera gente e di tutti quei "silenziosi" cittadini pronti a subire le ingiustizie del potere.

Questo e' il vero motivo per cui vogliono abbattere me e i miei fratelli... vogliono distruggere la nostra famiglia e sacrificarci, non per il bene di tutti, come dicono... ma solo perche' chi ha soldi ne vuole altri ed e' disposto a fare di tutto per ottenerli... stavolta tocca a noi... ma siete cosi' sicuri che non tocchera' mai a voi o a qualcuno a cui tenete?

Comunquel di la di tutto questo inutile male che mi verra' fatto, ringrazio le tante persone che hanno chiesto di salvarci o di fare un progetto che ci includesse e spero che vi consoli il fatto che anche a noi piaceva stare in vostra compagnia, perche' vi abbiamo visto crescere tutti quanti e non so come ma ci eravamo illusi che tutto questo tempo passato con voi e con i vostri parenti (del presente e del passato), ci avesse reso una piccola parte, della vostra famiglia... sinceramente ero davvero felice di essere circondato da tanti amici come voi, che passeggiavano intorno a noi in un'eterno girotondo... e piu' di ogni altra cosa, ero contento tutte le volte che vi vedevo tornare con il treno o il bus... perchè mi sentivo cosi felice del vostro ritorno che "suggerivo" ai miei amici uccellini, che abitano su di me,  di fischiettarvi un'allegra melodia di bentornato per ricordarvi che questo paese e' la vostra casa e che fino a quando tratterete bene la Natura anche essa fara' altrettanto con voi.

Da tutto questo emerge il fatto che la mia vera colpa e' di non sapere parlare per dirvi che anche io sono vivo e non voglio morire, ma questo lo sapete gia'... ma fate finta di niente in quanto e' facile far ammazzare un muto, perche' tanto e' sicuro che nessuno sentira' le sue grida di dolore... ed allora basta girarsi e far finta di essere ciechi o non essere presenti al momento dell'omicidio, per dichiararsi innocenti e dire: "non sapevo... non volevo... non potevo...", dunque scusateci se la nostra colpa e' quella di non essere come voi, ma comunque noi vi abbiamo voluto bene lo stesso... perche' essere diversi non e' un male se serve a completare le mancanze degli altri.

So che tra poco mi abbatteranno e non esistero' piu'... per cui vi lascio il mio ultimo saluto... sperando di rimanere vivo almeno nei ricordi degli attimi vissuti in compagnia... chissa'... magari un giorno rivivro' nei vostri pensieri quando direte ai bambini o ai nipoti, che qui una volta c'erano degli alberi cosi alti e grossi che sembravono dei giganti , ma che amavano e proteggevano tutti.

ADDIO!


-DISTRUGGERE IL BELLO DEL PASSATO, IMPEDIRA' LA COSTRUZIONE DI UN FUTURO MIGLIORE...!!!-

Scritto da Roberto Ferrucci
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Registration date: April 11, 2018 at 9:43 AM